Il 6 luglio 2022 il Quarto Tribunale Intermedio del Popolo di Pechino (il "Tribunale") ha tenuto una conferenza stampa per presentare il processo di casi commerciali relativi all'estero negli ultimi cinque anni (2018-2022) e pubblicare dieci casi tipici.
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La Corte ha giurisdizione centralizzata sulle controversie commerciali legate all'estero a Pechino dal 2018. Inoltre, possiede anche una giurisdizione centralizzata su tutti i casi finanziari e le azioni amministrative a Pechino.
In termini di cause commerciali relative all'estero, la Corte ha concluso oltre 6,000 cause commerciali relative all'estero e più di 3,000 cause relative al controllo giurisdizionale dell'arbitrato relativo all'estero dal 2018. Le parti coinvolte provengono da oltre 60 paesi e regioni.
Nel mese di dicembre 2021, la Corte commerciale internazionale di Pechino è stata istituita come la sezione della Corte con giurisdizione specializzata sulle cause commerciali internazionali. Questa disposizione aiuta la Corte ad incaricare giudici più esperti per esaminare questi casi.
Vale la pena notare che la Corte ha anche centralizzato la giurisdizione sui casi riguardanti il controllo giurisdizionale di lodi arbitrali relativi all'estero a Pechino. Le due istituzioni arbitrali internazionali più importanti della Cina - la China International Economic and Trade Arbitration Commission (CIETAC) e la Beijing Arbitration Commission/Beijing International Arbitration Center (BAC) - si trovano entrambe a Pechino. Pertanto i loro casi arbitrali sono tutti soggetti al controllo giurisdizionale della Corte. Ciò significa che i casi di arbitrato all'estero più significativi della Cina potrebbero arrivare alla Corte prima o poi.
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La Corte ha anche rilasciato dieci tipici casi commerciali legati all'estero durante la conferenza stampa. Questi casi riguardano vari argomenti, tra cui la validità di accordi arbitrali stranieri e il riconoscimento e l'esecuzione di lodi arbitrali stranieri.
Prendiamo ad esempio il caso tra una società coreana e una società tecnologica di Pechino, in cui il ricorrente ha chiesto il riconoscimento e l'esecuzione di un lodo arbitrale straniero. Nell'esaminare questo caso, la Corte ha seguito rigorosamente la Convenzione di New York per determinare se questo lodo arbitrale straniero violasse l'ordine pubblico cinese e ha adottato un atteggiamento cauto nei confronti dell'eccezione di ordine pubblico. Alla fine, la Corte ha concluso che, nonostante il sistema elettrico sia vitale per la sicurezza ei servizi pubblici, non tutte le questioni relative all'acquisto di apparecchiature elettriche possono essere considerate di ordine pubblico.
Foto di copertina di Demi Lui su Unsplash
Collaboratori: Team di collaboratori dello staff CJO