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L'Alta Corte di Singapore conferma la clausola arbitrale che designa un istituto arbitrale inesistente, il "Centro arbitrale internazionale della Cina" viene interpretato come CIETAC

Il 18 marzo 2022, l'Alta Corte di Singapore ha emesso una sentenza su Re Shanghai Xinan Screenwall Building & Decoration Co, Ltd [2022] SGHC 58, e ha considerato il riferimento a "China International Arbitration Center" come riferimento a "China International Economic and Trade Arbitration Committee" ("CIETAC").

In questo caso, il ricorrente ha ottenuto l'autorizzazione al tribunale per far valere un lodo CIETAC a Singapore, mentre il resistente ha chiesto di annullare l'ordine di congedo. Il convenuto ha sostenuto che l'accordo arbitrale non è valido, poiché il "China International Arbitration Center" selezionato è un'istituzione arbitrale inesistente.

In conformità con l'articolo 16 e l'articolo 18 della legge sull'arbitrato della RPC, le parti devono selezionare un'istituzione arbitrale. Laddove uno non sia selezionato nell'accordo arbitrale originale, deve esserci un accordo supplementare tra le parti che scelgono un'istituzione arbitrale. In caso contrario, la convenzione arbitrale è nulla.

L'Alta Corte di Singapore ha respinto la domanda del convenuto di annullare l'ordinanza di congedo nei confronti del convenuto.

Philip Jeyaretnam, giudice dell'Alta Corte, ha ritenuto che un accordo arbitrale debba essere interpretato come qualsiasi altro accordo commerciale, con l'intento di dare attuazione all'intenzione obiettiva delle parti.

Quando il nome dell'istituto arbitrale in una convenzione arbitrale non corrisponde esattamente a quello di un istituto arbitrale esistente, non è che le parti abbiano scelto un istituto inesistente. Piuttosto, la questione è se intendessero la stessa istituzione.

Le parti hanno utilizzato le prime due parole nel nome del CIETAC, ovvero “Cina” e “Internazionale”. Hanno usato anche un'altra parola contenuta nel nome del CIETAC, ovvero “Arbitrato”.

La Corte ha esaminato i nomi di cinque importanti istituzioni arbitrali internazionali in Cina come nominate dal resistente, vale a dire, CIETAC, Shenzhen Court of International Arbitration ("SCIA"), Beijing International Arbitration Center ("BIAC"), Shanghai International Arbitration Center (" SHIAC") e China Maritime Arbitration Commission ("CMAC").

SCIA, BIAC e SHIAC prendono tutti il ​​nome da città in Cina, invece di portare il nome nazionale critico di "Cina". CMAC è un istituto di arbitrato marittimo e non amministra controversie non marittime come quelle derivanti dai contratti.

Pertanto, la corte ha ritenuto che il riferimento al "China International Arbitration Center" debba essere correttamente interpretato come un riferimento al CIETAC.

 

 

Foto di copertina di Mike Energia su Unsplash

Collaboratori: Team di collaboratori dello staff CJO

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